Introduzione

[Abbiamo fatto una piacevole chiacchierata con l’architetto Salvatore Boy Cuffaro (studio cc_arch) sul tema dello spazio per i più piccoli. Ciò che abbiamo scoperto insieme all’architetto è che la cameretta è molto più di un’asettica stanza-contenitore per bambini: si tratta, invece, di uno spazio accogliente e stimolante, ottimamente progettato per le esigenze dei nostri figli].


Architetto, sappiamo bene che il suo stile architettonico è marcatamente minimalista. Come è riuscito a trasporre il suo ideale di architettura in un ambiente colorato e stimolante, ideale per una bambina?

Io penso che il minimalismo non sia uno stile architettonico, bensì un modo di essere. Il minimalismo è una reazione decisa contro il rumore e il disordine visivo. È una ricerca dell’essenza delle cose, non dell’apparenza. È la ricerca della purezza, della serenità, del silenzio, della limpidezza e dello spessore degli spazi. Il minimalismo, con i suoi materiali puri e semplici è sinonimo di eternità.

Minimalismo è anche una ricerca attenta di ciò che porta gioia nella vita. È la semplificazione tramite l’eliminazione volontaria di tutto il superfluo. È un’azione consapevole che non si riduce per forza nel fare il vuoto o fare il silenzio, significa equilibrare, inserire pause, rendere funzionale. E c’è soprattutto una “ricerca consapevole” di ciò che rende felici.

Sposare la filosofia minimalista nel disegno di una camera per una bambina significa quindi scegliere in maniera cosciente quegli arredi, quelle forme, quelle funzioni che portano felicità, gioia e serenità nella sua vita.

È stato complicato soddisfare le esigenze di un committente esigente come sua figlia?

Arredare la camera di una bambina non è mai un’impresa semplice poiché bisogna essere in grado di bilanciare attentamente i bisogni tipici di una bambina con lo spazio che c’è a disposizione prevedendo tutte le funzioni future di quando sarà un’adolescente.

Fortunatamente mia figlia aveva le idee molto chiare. Mi ha fatto un programma funzionale dettagliato e mi ha suggerito anche il mood che avrebbe voluto dare alla sua camera. Un letto grande, un comodino, un armadio capiente, una scrivania con cassetti, una cassettiera con l’angolo dei trucchi. Arredi bianchi, qualcosa in grigio chiaro e dei complementi gialli. Riuscire a rendere la camera accogliente e calda ma allo stesso tempo senza troppe decorazioni, colori, mobili o giochi, spaventava un po’ mia moglie, ma alla fine ha voluto assecondare le richieste della bambina.

Quali difficoltà progettuali sono sorte e come sono state risolte?

Difficoltà progettuali? Nessuna. Con il programma funzionale che mi ha suggerito mia figlia è stato semplicissimo. Abbiamo trovato insieme una soluzione progettuale mentre facevamo colazione una domenica mattina d’autunno. In pochi minuti ho disegnato un layout degli arredi e ho preparato l’esecutivo per le opere edili necessarie a spostare alcuni impianti.

L’indomani siamo andati in negozio e abbiamo trovato Vincenzo come al solito disponibilissimo e pronto a suggerire ogni soluzione d’arredo. Ha fatto un 3D in pochi minuti con gli arredi che avevamo scelto e ha tirato fuori un preventivo che ci ha lasciati di stucco. Era molto meno di quanto pensavamo di spendere. Così abbiamo subito confermato l’ordine.

Le maggiori difficoltà sono state di tipo esecutivo. È stata un’impresa epica sgomberare la stanza dai vecchi arredi e dall’infinita quantità di giocattoli accumulati. Abbiamo realizzato le opere edili necessarie ad implementare l’impianto elettrico con una nuova illuminazione e delle prese aggiuntive, abbiamo spostato una piastra radiante e aggiunto un climatizzatore.

Può darci qualche consiglio per chi sta per arredare la cameretta per i propri bimbi?

La camera dei bambini è uno spazio magico, è un riparo, un porto sicuro, una grotta, è un teatro di sogni e di giochi: questa è la camera ideale di ogni bambino, da personalizzare a seconda del carattere e dell’età del suo abitante. Si tratta di uno spazio dove i bambini devono non solo dormire, ma giocare, crescere, studiare, rilassarsi, muoversi, ballare, scegliere i propri vestiti, truccarsi, sperimentare, creare e, al bisogno, isolarsi dal resto della famiglia per stare un po’ per conto proprio.

Tante esigenze da soddisfare in uno spazio spesso ristretto, specialmente se a occupare la stanza non è un solo bambino ma due. Può essere molto difficile. Per questo, prima di ristrutturare o di arredare la cameretta dei nostri figli bisogna fare diverse valutazioni che vadano oltre il semplice senso estetico.

Il primo consiglio, quindi, è proprio quello di pianificare in anticipo ogni scelta. Poi in caso di ristrutturazione di una casa d’abitazione, mi sento di consigliare per quanto possibile di destinare ai figli una camera grande, ben illuminata, fresca e ventilata. Magari rinunciando a qualche comodità in più per noi adulti. Negli anni ho visto bambini reclusi in sottotetti caldi o in seminterrati umidi e bui. Terribile. Quando si realizza la camera di un figlio, una delle prime preoccupazioni deve essere quella di renderla non solo confortevole, ma soprattutto di proteggere la sua salute, dando loro la possibilità di vivere in un ambiente salubre e quanto più possibile green.

Ad un anno dalla realizzazione, che energia si respira in questa cameretta?

È contentissima perché è proprio la camera che voleva. E percepiamo in lei una bella energia positiva. È felice di viverla tutti i giorni e di mostrarla ad amici e parenti. In più, è gelosissima e se ne prende molta cura, rassettandola, rifacendo il letto ogni mattina, pulendola ogni giorno.

Sicuramente, averla coinvolta in ogni momento di ogni scelta e di ogni attività l’ha resa orgogliosa del risultato ottenuto.